Tematica Mammiferi

Tamiasciurus hudsonicus Erxleben, 1777

Tamiasciurus hudsonicus Erxleben, 1777

foto 886
Foto: Cephas

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Classe: Mammalia Linnaeus, 1758

Ordine: Rodentia Bowdich, 1821

Famiglia: Sciuridae Fischer de Waldheim, 1817

Genere: Tamiasciurus Trouessart, 1880


itItaliano: Scoiattolo rosso

enEnglish: American red squirrel

frFrançais: Écureuil roux américain

deDeutsch: Gemeines Rothörnchen

spEspañol: Ardilla roja americana

Specie e sottospecie

Tamiasciurus hudsonicus ssp. abieticola A. H. Howell, 1929 (Virginia e Carolina del Nord) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. baileyi J. A. Allen, 1898 (Alaska) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. dakotensis J. A. Allen, 1894 (Wyoming e Dakota del Sud) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. dixiensis Hardy, 1942 (Utah) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. fremonti Audubon e Bachman, 1853 (Colorado centrale e Utah) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. grahamensis J. A. Allen, 1894 (Arizona e Nuovo Messico) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. gymnicus Bangs, 1899 (Nuovo Brunswick e Maine) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. kenaiensis A. H. Howell, 1936 (Alaska) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. lanuginosus Bachman, 1839 (Vancouver e Columbia Britannica) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. laurentianus Anderson, 1942 (Golfo di San Lorenzo, Québec) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. loquax Bangs, 1896 (Stati Uniti orientali, dall'Illinois all'Atlantico) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. lychnuchus Stone e Rehn, 1903 (Nuovo Messico) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. minnesota J. A. Allen, 1899 (Minnesota) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. mogollonensis J. A. Allen, 1899 (Nuovo Messico e Arizona) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. pallescens A. H. Howell, 1942 (Dakota del Nord e Manitoba) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. petulans Osgood, 1900 (Alaska) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. picatus Swarth, 1921 (Kupreanof Island, Alaska) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. preblei A. H. Howell, 1936 (Columbia Britannica e Territori del Nord-Ovest) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. regalis A. H. Howell, 1936 (Isle Royale, Michigan) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. richardsoni A. H. Howell, 1936 (Columbia Britannica e Idaho) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. streatori J. A. Allen, 1898 (Columbia Britannica) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. ungavensis Anderson, 1942 (penisola di Ungava) - Tamiasciurus hudsonicus ssp. ventorum J. A. Allen, 1898 (Wyoming).

Descrizione

È noto per il grido di richiamo che emette ogni qualvolta è disturbato: un acuto e prolungato ciurr-ciurr. La lunghezza della testa e del corpo insieme varia da 16,5 a 23 cm ed è dunque 2/3 delle dimensioni dello scoiattolo grigio orientale (Sciurus carolinensis). Il mantello varia dal bruno-fulvo al brunastro con una striscia rossastra che, partendo dalle orecchie, arriva fino alla punta della coda, e una linea nerastra lungo i fianchi; gli occhi sono cerchiati di bianco. La coda è rivestita di peli gialli oppure bianchi, mentre le parti ventrali sono bianche. D'inverno, il colore del mantello sbiadisce e la linea nera laterale, già assente negli individui giovani, sparisce, mentre le orecchie vengono protette da piccoli ciuffi di peli neri e rossastri. Una specie molto simile, lo scoiattolo di Douglas (Tamiasciurus douglasii), si differenzia dallo scoiattolo rosso per la sfumatura color ruggine delle regioni ventrali. I nidi vengono costruiti sulle biforcazioni dei rami, tra le foglie, nelle tane dei picchi, nelle cavità naturali dei vecchi alberi, nel sottosuolo, nel terreno asciutto o anche sotto pietre e ceppi. Occasionalmente gli scoiattoli rossi si servono anche di vecchi nidi di corvi e di falchi come fondamenta per i loro nidi. Questi sono composti di tre strati: all'esterno da un intreccio di ramoscelli che portano ancora attaccate le foglie, all'interno da uno strato compatto di foglie pressoché impermeabile, mentre la camera interna, grande 10-15 cm, è rivestita di materiale più fine quale erba secca, muschio, penne e peli. Sono animali diurni, ma approfittano anche delle notti di luna per uscire all'aperto e sono laboriosi durante tutto l'inverno, rimanendo nei loro nidi solo durante il maltempo. I scoiattoli rossi fanno un grande spreco di cibo, danneggiando e rifiutando più di quanto non ne mangino, e conservandone più di quanto ne possano consumare. La loro dieta è essenzialmente vegetariana con le pigne di pino che costituiscono la base della loro alimentazione durante tutto l'anno. Essi le raccolgono dai rami in autunno, quando sono ancora verdi, e prima che possano maturare e cadere lontano. In seguito le trasportano giù dall'albero e le immagazzinano a gruppi di 150, o anche più, sotto il suolo umido in modo che non possano maturare prima di quando non sia necessario. Anche altri semi, quali nocciole e bacche, rientrano tuttavia nella loro dieta; a primavera, quando le gemme dell'olmo e dell'acero si staccano, gli scoiattoli rossi ne spaccano la corteccia per succhiarne il succo, così come spaccano le mele per mangiarne i semi, lasciando invece intatta la polpa. Sono anche ghiotti di funghi e spesso li conservano fino a seccarli nelle spaccature degli alberi e nei ceppi. Si nutrono anche della letale Amanita muscaria, dato che sembrano immuni al suo veleno. Infine, ultime fra le loro preferenze sono la corteccia del pioppo comune e del pioppo tremulo, di cui si nutrono nei periodi di carestia, durante i quali non disdegnano altri alimenti vegetali e persino insetti, come ad esempio larve di scarafaggi snidate dal legno, carne putrefatta e, occasionalmente uova e uccellini e, talvolta, uccidono e mangiano persino i piccoli di alcuni conigli. Il corteggiamento inizia in primavera e talvolta fin dal mese di gennaio. Al pari di altri scoiattoli, la caccia nuziale consiste in una gara in cui diversi scoiattoli rossi si inseguono su e giù per gli alberi e sul terreno, lanciando ognuno un richiamo sincopato, dolce e monotono. In seguito si uniscono e l'accoppiamento avviene in marzo o aprile a seconda delle condizioni ambientali. Il maschio e la femmina collaborano alla costruzione del nido ma, completatolo, il primo non partecipa più alla vita familiare. I piccoli, 4 o 5 in media per nidiata, partoriti dopo un periodo di gestazione di 40 giorni, sono ciechi e completamente privi di peluria, che spunta solo dopo una decina di giorni. Vengono nutriti per cinque settimane e poi vengono cacciati via dalla madre che avrà una seconda nidiata in autunno. Linci rosse, visoni, falchi adulti e gufi catturano facilmente gli scoiattoli rossi, ma i loro veri nemici sono le martore americane che, in alcune zone, si nutrono quasi esclusivamente di scoiattoli rossi. Infatti si arrampicano con la stessa abilità degli scoiattoli e li inseguono a balzi lungo i rami più sottili degli alberi. La penuria di animali da pelliccia in molte zone ha provocato un incremento della caccia agli scoiattoli rossi, il cui manto viene utilizzato come guarnizione.

Diffusione

Occupa un areale molto vasto, che dall'Alaska e dal Québec si spinge a sud, attraverso le Montagne Rocciose, fino al Nuovo Messico e, attraverso gli Appalachi, fino alla Carolina del Sud. È stato introdotto anche sull'isola di Terranova, presso la costa orientale del Canada. La sottospecie Tamiasciurus hudsonicus ssp. grahamensis, isolata da tutte le altre, è ristretta al monte Graham, una vetta dei monti Pinaleño, nel sud-est dell'Arizona. Vivono essenzialmente nelle foreste decidue e sempreverdi, ma hanno una gran capacità di adattamento, per cui costruiscono la loro tana in qualsiasi riparo, attorno alle case, nelle siepi e nel sottosuolo. Scavano gallerie anche sotto la neve e si servono persino di quelle abbandonate dalle marmotte e dai tamia[3]. Grazie alla loro capacità di adattamento a vivere sottoterra o sotto mucchi di pietre o di legname sono riusciti a sopravvivere al massiccio disboscamento delle foreste che ha ridotto l'ambiente vitale degli scoiattoli prettamente arboricoli.


00279 Data: 17/06/2002
Emissione: Flora e fauna della foresta
Stato: Mozambique
00281 Data: 17/06/2002
Emissione: Flora e fauna della foresta
Stato: Mozambique